Notizia del 17-01-2008 tratta dal sito fareverde.it
È perlomeno strano che quando si promuovono nuovi impianti per bruciare i rifiuti vengono chiamati "termovalorizzatori", quando invece si chiudono per disastro ambientale vengono chiamati "inceneritori".È quanto accaduto negli ultimi due giorni con il caso di Terni: i mezzi di informazione hanno parlato dell'inceneritore di Terni, giustamente chiuso a causa del grave inquinamento prodotto.
Eppure si trattava di un impianto che bruciava i rifiuti ricavandone energia. Perchè non lo si dovrebbe chiamare anche in questo caso "termovalorizzatore"? Se dovesse accadere qualcosa all'osannato "termovalorizzatore" di Brescia, cambieranno nome anche a quell'impianto?
L'apparente stranezza non stupisca: grazie all'emergenza programmata in Campania è in atto una grande campagna a reti unificate pro "termovalorizzatori". Proprio mentre scriviamo va in onda su Rai 3 l'ennesimo spot (rubrica TG3 leonardo).
Si sveglino, dunque, le coscienze, e comprendano finalmente che non c'è differenza tra "termovalorizzatori" e "inceneritori": sono lo stesso modo di distruggere risorse preziose, sprecare energia e produrre ceneri tossiche da smaltire in discariche speciali!
3 commenti:
INTERESSANTE
la solita truffa all'italiana
dura da far capire alla gente..
...io ci sto provando, ma ogni volta che ne parlo con amici, tutti sembrano cadere dalle nuvole.
Spero di perdere il più tardi possibile la forza di dire quello che secondo me non va in quello che viene inculcato nella testa della "massa".
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