sabato 24 maggio 2008

Affare rifiuti


Notizia del 23-05-2008 (fareverde.it)


RIFIUTI: Fare Verde spera in Ministro Zaia e Presidente Alessandri (LN) favorevoli ad alternative agli inceneritori

Nella folle orgia d'inceneritori e discariche promossa in maniera bipartisan da PDL e PD si intravvede per fortuna qualche barlume diluce che speriamo possa illuminare il resto del Parlamento che a quanto pare di serie politiche di gestioni rifiuti secondo i veri dettati europei sa poco e nulla. Ci riferiamo in particolare al Ministro dell'Agricoltura Luca Zaia ed al neo Presidente della Commissione Ambiente, Lavori Pubblici della Camera Angelo Alessandri.

Luca Zaia da presidente della Provincia di Treviso ha incentivato la diffusione della raccolta differenziata porta a porta, che oggi permette alla Marca di superare in una realtà di 850.000 abitanti il 66% di raccolta differenziata e fare a meno di un inceneritore dopo aver chiuso diverse discariche. Zaia, anche da vice-presidente della Regione Veneto ha continuato a perseguire politiche alternative alla costruzione d'inceneritori in Veneto, puntando su riduzione, raccolta differenziata porta a porta, compostaggio, trattamento meccanico biologico che destina la frazione biostabilizzata minima in discarica ed il "cdr" eventualmente in cementifici e non in costosissimi inceneritori. Tra l'altro in provincia di Treviso esiste il Centro Riciclo Vedelago, che ha ideato un innovativo sistema che puo' recuperare senza bruciare o mettere in discarica anche gli scarti non riciclabili trasformandoli in sabbie sintetiche. Zaia ha saputo contrapporsi anche a compagni di partito nella Lega Nord, come Giancarlo Gentilini (oggi vice-sindaco di Treviso) favorevoli alla costruzione di un inutile inceneritore nella Marca. Tra l'altro va rilevato che uno dei pochi Comuni in provincia di Treviso che non fa la raccolta porta a porta è proprio il capoluogo governato dal duo Gobbo-Gentilini, che hanno la percentuale di differenziata più bassa della provincia.

Angelo Alessandri, presidente federale della Lega, da consigliere provinciale di Reggio Emilia dal 1999 al 2006 e poi da deputato dal 2006 si è sempre opposto alla realizzazione di un inceneritore in provincia di Reggio ed in altre provincie emiliano romagnole, puntando anche lui sulla promozione della raccolta differenziata porta a porta. Raccolta che si sta iniziando a praticare sia nel capoluogo (che si è posto l'obiettivo del 70% di differenziata entro il 2012 e punta su Trattamento Meccanico Biologico) che in altri comuni reggiani. Alessandri ha anche promosso politiche alternative agli inceneritori come il Trattamento Meccanico Biologico. Da deputato ha anche denunciato nel 2006 con una interrogazione al Ministro dell'Agricoltura, i rischi derivati dall'ubicazione d' impianti dismaltimento come discariche e inceneritori in zone di produzione di prodotti agro-alimentari di qualità, dop e igp, in primis ad esempio nelle zone di produzione di Parmigiano Reggiano e Prosciutto di Parma.In Emilia Romagna, grazie ad Alessandri la Lega conduce una dura battaglia contro discariche e raddoppi o costruzioni d'inceneritori puntando sulle alternative industriali e la diffusione della raccolta differenziata porta a porta.

Alessandri ha anche denunciato pubblicamente nel 2006, il business dei "Cip6" pro inceneritori equindi ci auguriamo che sia coerente guardiano di fronte ad ogni tentativo di rinserire qualsiasi tipo d' incentivo all'incenerimento di rifiuti non biodegradabili che sono considerati illegali dall'UnioneEuropea (normativa 2001/77) oltre che una misura illiberale che non garantisce il corretto svolgimento della gestione dei rifiuti sfavorendo la riduzione dei rifiuti e la raccolta differenziata spinta.

Ciauguriamo che sia il Ministro Zaia che il Presidente della Commissione Ambiente Alessandri, accolgano le proposte di Fare Verde e continuino coerentemente la loro battaglia propositiva per una gestione dei rifiuti che riduca drasticamente l'uso di discariche ed inceneritori puntando sulle alternative ed approfondendo anche l'importante tematica delle innovative politiche Rifiuti Zero. Politiche che potrebberoessere applicate già subito sui loro territori di riferimento sia in provincia di Treviso che in quella di Reggio Emilia dove la raccolta differenziata è già rispettivamente al 66% e 48%. Questo Parlamento ha bisogno di qualche "bagliore di luce" realmente ambientalista in materia di rifiuti.

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